LEZIONE 17            20/5/2002

 

La rivoluzione informatica in architettura

 

Prima dell’invenzione del computer, la logica progettuale, partiva dallo studio funzionale delle caratteristiche del progetto. Era un metodo induttivo che partiva dal basso. La logica contemporanea è invece deduttiva: oggi si dà forma ad una certa intuizione e questa si modifica pian piano fino a raggiungere lo scopo. È perfettamente il contrario di prima.

La città può essere paragonata ad un orologio poiché essa è vissuta e scandita dalle funzioni che si svolgono in un determinato tempo. Tutti gli organismi che compongono la città vivono all’interno di questa scansione cronologica facilmente intuibile ma relativamente oggettiva per tutte le città.

Con il computer tutto diventa più mescolato: si può lavorare in qualsiasi momento, il tempo libero è scelto dalla persona in qualsiasi momento della giornata. Il boom dell’informazione è facilmente comparabile a molti altri sconvolgimenti che ci sono stati durante la storia e in tutti questi casi, abbiamo assistito ad una crisi estetica. nel caso del Bauhaus, il cambiamento ha portato ad una nuova architettura. Oggi sta succedendo lo stesso.

La nuova architettura vivrà della nuova fase informatica. Molte sono le sperimentazioni che molti architetti stanno effettuando su questo campo. Molti studi si concentrano sull’utilizzo di sensori emozionali: è una ricerca avanzata inerente allo studio di particolari sensori che reagiscono alle emozioni della persona. La tendenza è quella di formulare una nuova tipologia architettonica che sia strettamente legata all’utente e, che grazie all’interattività riesca a reagire e interagire con l’ambiente circostante. Molti sono gli esempi che possiamo citare:

la torre dei venti di Toyo Ito variava il suo aspetto a seconda degli imput esterni.

Diler per la biennale di Venezia sperimentò un muro formato da tanti pistoncini che lo rendevano mobile e programmabile attraverso computer. Esso si muoveva a seconda dell’utilità e della funzione.

Lo spazio invisibile di Novak: è uno spazio invisibile e sensorializzato che può essere reso vivo dai movimenti della persona che provoca suoni e visioni di oggetti 3d.