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REGOLAMENTI |
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Per poter vivere in società il cane, come il suo padrone, deve rispettare alcune regole fondamentali. Dal momento in cui si diventa
proprietari di un cane, bisogna registrare l’animale presso l’anagrafe
canina, al cane viene impresso un tatuaggio sulla parte interna della coscia
che lo identificherà. Chi effettua il tatuaggio, rilascia
al proprietario un documento d’attestazione, e ne invia una copia alla
Società canina. Quindi anche il nostro adorato cane ha una vera e propria
carta d’identità, dove sono segnate le sue caratteristiche fisiche, le
generalità dei proprietario, i cambiamenti di residenza e gli eventuali
passaggi di proprietà che devono essere segnalati da parte di colui che cede
l'animale. Il cane è così pronto a vivere in società. Ecco che potrebbero sorgere, allora,
alcune problematiche relative per esempio alla vita in condominio, dato che
alcuni ne vietano la presenza, ciò avviene, quando il regolamento
condominiale, adottato all'unanimità da tutti i condomini, stabilisce
espressamente il divieto, quindi è sempre meglio, chiedere informazioni
all'amministratore. Per il resto non esistono norme speciali sul
comportamento dei cani in condominio salvo quanto prescritto dal codice civile.
Può capitare, in ogni modo, che
nonostante tutte le precauzioni, il nostro cane provochi dei danni ad altre
persone o cose. In questo caso chi ne risponde è sempre il proprietario. Questo è stabilito dal Codice Civile, infatti, l’art. 2052 dice che, appunto, il proprietario di un animale, o chi se ne serve, per il tempo in cui ne fa uso, è sempre responsabile dei danni cagionati dallo stesso, sia che fosse sotto la sua custodia, sia se fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito. Quindi, il padrone risponde penalmente, solo se da parte sua c'è stata negligenza, imprudenza o imperizia. Naturalmente è possibile assicurare il cane per coprire eventuali danni che può causare ad altri. |
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