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Cani, farmaci carissimi

 

L'avvocato Marco Fornaciari interviene sul caro farmaci per gli animali. In questa direzione chiede l'intervento del sindaco Spaggiari. «In Europa — scrive Fornaciari — si parla della carta dei diritti degli animali, una specie di statuto che ogni nazione civile deve rispettare per essere considerata tale. Uno dei diritti dei cani è certamente quello di essere curati quando sono malati, soprattutto dopo avere fedelmente servito il loro padrone».
L'avvocato Fornaciari ha constatato di persone che i farmaci per gli animali sono aumentati. E gli aumenti ci sono pure presso le Farmacie comunali riunite. «Le visite veterinarie — continua l'avvocato Fornaciari — sono costose, ma tutto sommato gli onorari rientrano (salva qualche eccezione) nella normalità. Sono scandalosi invece i prezzi dei medicinali “per cani” prescritti dai veterinari. Su questi è esploso un autentico business. Una scatoletta di pillole per il sostegno del cuore del cane è passata da lire 10mila a Euro 22,90 (cioè circa 45mila lire), un antiinfiammatorio che nel giugno 2000 costava presso le Farmacie comunali lire 20.800 oggi costa Euro 33,50 (cioè 65mila lire, tre volte tanto).
Mi chiedo se ciò sia giusto e se il sindaco non debba sorvegliare sul ricarico operato dalle Farmacie comunali sui farmaci destinati agli animali per non aggravare il bilancio delle famiglie che vogliono bene agli animali e vogliono curarli quando sono ammalati».
L'avvocato Marco Fornaciari già in passato si era occupato dei diritti degli animali.

 

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