Il punto sull’artrosi, una malattia degenerativa che colpisce
anche i quattrozampe di casa. Ma che ora può essere contrastata e combattuta
con successo…
L’artrosi è una degenerazione delle articolazioni che causa fastidio e dolore
alla deambulazione. Nell’uomo, così come nei nostri amici animali. Si tratta
di una patologia che fino a questo momento non ha ancora trovato una cura o,
perlomeno, una profilassi che ne possa limitare le conseguenze. Ma facciamo
un salto indietro…
Il termine “artrosi” deriva dal greco e significa “degenerazione articolare”.
Il cane che ne soffre - come l’uomo, del resto – è colpito da dolori
articolari più o meno intermittenti, più o meno forti e invalidanti. E mai
come nel caso delle patologie di questo tipo è compito specifico del
proprietario interpretare i segni “clinici” della bestiola e richiedere
l’intervento del veterinario insieme a cure specifiche e mirate.
LE CAUSE
DELLA PATOLOGIA
Le articolazioni sono composte da differenti tipi di tessuto: quello osseo,
quello cartilagineo che lo ricopre e quello fibroso di cui sono composti i
legamenti capsulari (che fanno della struttura articolare quasi una cavità
virtuale). I capi virtuali, che poi sono le estremità delle ossa che
compongono l’articolazione, sono rivestiti di tessuto cartilagineo. Si
tratta, in questo caso, di un tessuto semi-rigido lubrificato da un sottile
strato di liquido sinoviale. Il tutto è destinato a supportare gran parte
delle sollecitazioni meccaniche dell’articolazione. Che non sono poche.
Pensiamo al lavoro della colonna vertebrale di un cane impegnato in un
percorso di agility, oppure a quello svolto dalle articolazioni degli arti di
un campione di sleddog. Il tutto è reso possibile dal perfetto equilibrio
anatomico/funzionale di tutte quante le componenti della struttura
articolare. Quando un qualsiasi fattore viene ad alterare questo delicato
equilibrio, assistiamo al lento ma progressivo instaurarsi di tutte quelle
modificazioni patologiche che portano a quella condizione di malattia che
chiamiamo appunto artrosi. Ma quali sono questi fattori capaci di innescare
il processo artrosico ? Tantissimi e molti dei quali ancora non perfettamente
noti. Sicuramente possiamo parlare, almeno nei soggetti sportivi, di vera e propria
usura articolare. Certamente un ruolo non secondario è giocato dalla
difettosa conformazione anatomica dell'articolazione. E' una situazione che
si riflette immediatamente sulla meccanica articolare generando
sollecitazioni anomale (pressioni, attriti) che, col tempo, sfociano nella
reazione patologica di cui stiamo parlando. E' il problema di certe razze
selezionate più sui dettami di standard esasperati che non sulle regole del
comune buon senso. Comunque, quale che sia l'origine dell'artrosi, si instaura
alla fine un processo patologico che coinvolge in vario grado tutti i tessuti
articolari. Il risultato è una articolazione invasa da tessuti degenerati di
natura patologica, poco o nulla adatti alle funzioni normalmente svolte da
quelli, sani, che essi stessi hanno sostituito. Poi, invariabilmente arriva
il dolore e il cerchio vizioso si chiude.
UNA MALATTIA
GUARIBILE?
Fino a poco tempo fa l’artrosi nel cane veniva curata somministrando farmaci
antinfiammatori di varia natura. Il cortisone e gli antinfiammatori non
steroidei venivano riservati ai casi più ostinati e gravi in cui la malattia
si presentava già in fase avanzata e conclamata. Tutto ciò aveva, però, il
difetto di non essere esente da controindicazioni che causavano, nella
bestiola interessata, spesso noiosi strascichi di varia natura. Nell’ultimo
decennio, invece, la ricerca farmaceutica ha reso disponibili prodotti capaci
di arginare il problema senza il rischio di pericolosi effetti collaterali.
Tra questi i più importanti appartengono senza dubbio alla categoria degli
antinfiammatori non steroidei a uso esclusivamente veterinario: prodotti che
hanno permesso di combattere le problematiche infiammatorie senza
controindicazioni di sorta.
Autore: Dognet
Tratto da:
Dognet www.dognet.it
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